Viva la libertà
Il leader del principale partito d’opposizione, con i sondaggi in caduta libera ed in crisi di consensi anche nel proprio schieramento, fugge proprio nel pieno della campagna elettorale rifugiandosi a Parigi da un amore di gioventù. La moglie Anna (M. Cescon) ed il principale collaboratore Andrea Bottini (Valerio Mastandrea) troveranno il modo di sostituirlo con il fratello gemello, un filosofo geniale appena dimesso da un ospedale psichiatrico. Il film di Robertò Andò è a tutti gli effetti politico pur con una sua leggerezza di fondo. La vicenda è paradigmatica della situazione contemporanea e non è difficile scorgere nel protagonista la sommatoria dei peggiori difetti dei politici attuali e per contrasto, però, il suo gemello è idealista e sognatore, pur con una concretezza di fondo che lo fa essere proprio come vorremmo che fosse chi guida le sorti di un Paese. Toni Servillo è eccezionale nel doppio ruolo, senza mai eccedere nella caratterizzazione in un film veramente di ottimo livello e che lascia nonostante tutto ancora un po’ di fiducia nel futuro.
Piero
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