Bal (Miele)

Orso D’Oro al Festival del Cinema di Berlino 2010, visto al MedFilmFestival di Roma (http://www.medfilmfestival.org/medfilm2010/intro.html), è l’ultima parte di una trilogia sul piccolo Yusuf, la sua infanzia in un posto fuori dal tempo e dal mondo, ed è un film meraviglioso per la sensibilità e per la grazia estrema.
Le sue difficoltà a scuola, i silenzi, e poi la scomparsa del padre Yakup, partito alla ricerca di nuovi alveari per il miele, a complicare le cose. La madre che si chiude nel suo silenzio e lui che parte per il bosco alla ricerca del padre spinto da un sogno premonitore. Fotografia eccellente a incorniciare i boschi dell’Anatolia, alcune perle estetiche e scene di sensibilità innata a mostrare la crescita ed il diventare grande di Yusuf.
Dubito che esca mai con la distribuzione tradizionale, però se potete cercatelo.

Piero

Un’altra ragione

“…Se ogni storia ha una morale: esiste sempre un’altra ragione per essere felici, ma bisogna trovarla e darle una mano”.

Gabriele Romagnoli

Trent’anni

“Avevo Trent’anni. Davanti a me si apriva la strada portentosa, minacciosa, di un nuovo decennio.”
Francis Scott Fitzgerald – Il Grande Gatsby

Piero (questa me lo dedico da solo)

Majakovskij

«Non rinchiuderti, partito, nelle tue stanze, resta amico dei ragazzi di strada»

G.

Scontro tra Titani

Perseo, semidio figlio di zeus, viene coinvolto nello scontro tra umani e divinità; dovrà superare mirabolanti imprese quali combattere con scorpioni giganti e contro la Gorgone Medusa in modo da far finire il film. Il pubblico ringrazia.

Gli sceneggiatori dopo aver avuto l’idea di fare un remake di Scontro tra titani del 1981 (di Desmond Davis con gli eccezionali effetti speciali di Ray Harryhausen) e di rendere Pegaso color carbone hanno finito tutte le idee. Scrivere un film col culo non è impresa facile e quindi apprezzo lo sforzo, ma potevano farne a meno. Infatti il film frulla, come solo gli Americani sanno fare, la mitologia di una cultura straniera, e con l’aiuto di bassa manovalanza europea (il regista francese Louis Leterrier) ne tirano fuori un bel pastrocchio. Tutto prevedibile, tutto già visto. Effetti speciali nella media, belli solo i paesaggi naturali.

Ritengo il mio giudizio sia abbastanza chiaro, e spero che ad oggi il film non sia più in sala; ma se mossi da una potente carica autodistruttiva non potete non andare a vederlo, evitate la versione 3-D. Il 3-dimensioni infatti è stato aggiunto in post-produzione solo per far cassa e si vede; se non fosse per qualche corpo tozzo e squadrato, vagamente tridimensionale e per gli occhialini non ve ne accorgereste nemmeno.

Luca

Vignette

Peppino è vivo!

Oggi è il 9 maggio: non dimentichiamo chi ha lottato contro la mafia, combattendola anche a livello culturale, che è poi la battaglia più difficile.

Oooops!

Buona Pasqua! Lo so, arriva con notevole ritardo, ma solo ora sono tornato in possesso delle mie facoltà mentali, visto che è da sabato che ho il cervello ingolfato.

Per l’occasione abbiamo anche un video pasquale 🙂

G.

Terremoto in abruzzo – Come aiutare

Chi si trova nel Lazio può donare il sangue presso uno dei seguenti centri trasfusionali:

Policlinico Umberto I;
ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli;
ospedale Sandro Pertini;
Policlinico Tor Vergata;
ospedale San Giovanni Evangelista Tivoli;
ospedale Delfino Parodi Colleferro;
San Giovanni Addolorata;
Cto;
ospedale S. Eugenio;
ospedale civile di Velletri;
ospedale civile di Frascati;
ospedale civile di Anzio/Nettuno;
San Camillo Forlanini;
ospedale Grassi di Ostia;
ospedale Pediatrico Bambino Gesù;
I.F.O;
San Filippo Neri;
ospedale S. Andrea;
ospedale San Pietro FBF;
ospedale S. Spirito;
ospedale civile San Paolo di Civitavecchia;
policlinico Gemelli;
ospedale degli Infermi di Viterbo;
ospedale Civile di Rieti;
centro trasfusionale di Frosinone;
ospedale S.S. Trinità di Sora;
ospedale S.M. Goretti di Latina;
presidio ospedaliero di Formia

Vi invito anche a leggere qui:

http://blog.panorama.it/italia/2009/04/06/ecco-come-aiutare-le-popolazioni-terremotate/
per come aiutare concretamente le popolazioni terremotate. Diffidate di sciacalli e approfittatori.

G.