Il posto delle fragole

in direzione ostinata e contraria

La migliore offerta

La migliore offerta di Giuseppe Tornatore è un gran bel film, difficile dal classificare. Travalica i generi, un po’ storia sentimentale tra tipi umani piuttosto particolari, un po’ giallo che si tinge di noir. Resta comunque, innanzitutto una confezione molto elegante e poi un film che sorprende e fa pensare anche a distanza di tempo. La storia è quella di un battitore d’aste che vive al riparo dai sentimenti e dalle emozioni finché un giorno s’imbatte in una giovane erediteria che gli commissiona la valutazione del proprio patrimonio. Una situazione apparentemente canonica che però sarà l’inizio di una rivoluzione irreversibile nella sua vita. Il film, tra l’altro, riflette sul mondo dell’arte e delle aste di altissimo livello ma il fulcro è la storia che nasce tra l’esperto d’arte (Geoffrey Rush) e la ragazza agorafobica che vive rinchiusa da più di 10 anni nella villa di famiglia, con le passioni, le ossessioni e gli svelamenti. Il finale stravolge tutto lasciando però delle domande in sospeso, e proprio questo è ciò che più colpisce.

Piero

gennaio 21, 2013 Posted by | Cinema | , | 1 commento

Il discorso del Re

Il film è incentrato sulla storia vera di Giorgio VI, il padre dell’attuale regina Elisabetta II, che, alle soglie della II guerra mondiale, si trova a dover succedere al fratello Edoardo VIII, costretto a rinunciare al trono per sposare Wallis Simpson. Il re è affetto da una forte balbuzie che lo rende secondo molti inadatto al suo ruolo ma riuscirà, grazie all’aiuto di un logopedista australiano (Lionel Logue, interpretato da Geoffrey Rush) dai metodi sperimentali e inmovativi, a superare queste difficoltà divenendo una guida illuminata per il suo popolo proprio grazie ai suoi discorsi radiofonici. Il film è splendido nella sceneggiatura in grado di alternare sagaci ironie stile british con momenti di emotività struggente, perfettamente resi dall’ottima e misurata recitazione dei protagonisti, Colin Firth su tutti. Per molti versi teatrale, il film è in fondo la storia di una grande e non convenzionale amicizia, ma indaga anche su come il potere si fondi – e oggi anche più di ieri – sulla comunicazione, sul mezzo prima ancora che sul messaggio.
“Non so cosa dice, ma lo dice bene”

Piero

febbraio 20, 2011 Posted by | Cinema | , , | Lascia un commento