Il posto delle fragole

in direzione ostinata e contraria

You’ve got to learn

Cercavo di scegliere una frase da questa canzone ma non riuscivo a decidermi, allora l’ho messa per intero, ne vale la pena. Non credo ci sia bisogno di tradurre

You’ve got to learn to show a happy face
Although you’re full of misery
You mustn’t show a trace of sadness
Never look for sympathy

You’ve got to learn although it’s very hard
The way of pocketing your pride
Sometimes face humiliation
While you were burning up inside
Facing reality is often hard to do
When it seems happiness is gone

You’ve got to learn to hide your tears
And tell your heart life must go on

You’ve got to learn to leave the table
When love’s no longer being served
To show everybody that you’re able
To leave without saying a word

You’ve got to learn to hide your sorrow
And go on living as before
What good is thinking of tomorrow
Who knows what it may have in store

You’ve got to learn to be much stronger
At times your head must rule your heart

You’ve got to learn from hard experience
And listen to advice
And sometimes pay the price
And learn to live with a broken heart

Nina Simone – Dall’Album I put a spell on you

Piero

luglio 21, 2010 Posted by | musica | | Lascia un commento

Col nome giusto

“Spero che un giorno smetterai di fare confusione
tra il dolore ed il piacere
la paura ed il bisogno di ferire
Son certa che un giorno chiameremo tutto questo
col nome giusto e ritrovata serenità”

Carmen Consoli – Col nome giusto – Dall’album Elettra

Detto per inciso, questo è un album capolavoro, musicalmente ottimo e magnificamente cantautoriale. Intelligente e ironico.

Piero

luglio 2, 2010 Posted by | musica | , | Lascia un commento

Make your own kind of Music

E’ da un pò che mi ronza in mente questa canzone, diciamo da venerdì. Apparentemente leggera, ma con un testo niente affatto frivolo. Ve la lascio come auspicio per la settimana e ciascuno la interpreti come crede.

Nobody can tell ya
There’s only one song worth singing
They may try and sell ya
‘Cause it hangs them up to see someone like you

But you’ve gotta make your own kind of music
Sing your own special song
Make your own kind of music
Even if nobody else sings along

You’re gonna be nowhere
The loneliest kind of lonely
It may be rough going
Just to do your thing’s the hardest thing to do
So if you cannot take my hand
And if you must be going
I will understand ”

Traduzione italiana
Nessuno può dire
c’è solo una canzone che vale la pena di cantare
potrebbero provare a ingannarti
perché potresti smettere di cercare qualcuno come te

Ma tu dovrai fare il tuo tipo di musica
cantare la tua speciale canzone
fare il tuo tipo di musica
anche se nessuno altro canta più

sarai in un luogo inesistente
la solitudine più sola
potrà essere dura andare avanti
solo per fare ciò in cui credi

Perciò se non puoi tenere la mia mano
e devi andare via
io lo capirò

Piero
a D. senza che ne sappia nulla

giugno 21, 2010 Posted by | musica | Lascia un commento

Dischi per l’estate

Pensateci! Siete in fila in autostrada, avete appena abbandonato il vostro cane, la suocera vi fa sode le palle, l’aria condizionata non funziona. Cosa ci vuole? No, non ci vuole la coca cola gelata, semmai una Peroni di fantozziana memoria. Ci vuole della buona musica.

Danger mouse and Sparklehorse – The dark night of the soul

Non li conoscete? Non li avete mai sentiti nominare? E’ ora di colmare questa lacuna. Decisamente. Uno dei dischi del secolo.

Flaming Lips – Embryonic

Esce a settembre, fra un po’, però intanto potete ascoltare della sana musica tamarra, ma con classe. Come se foste dei premi nobel nati a tor bella monaca.

The Flaming Lips – Convinced On The Hex

Lou Reed – Transformer

Un album vintage, potreste pensare. Invece no, è un capolavoro, con dei pezzi da pelle d’oca, ad iniziare da “Vicious”. Se non lo conoscete, è il momento buono per conoscerlo

Vi auguro un’estate a braccio di fuori a ticchettare il ritmo della musica.

G.

agosto 14, 2009 Posted by | musica | , , , | Lascia un commento

The Black Angels – Doves

Sono decisamente andato in fissa per la canzone del titolo del post, di cui vi linko anche il video:

Con alcune canzoni mi succede sempre così: se mi piacciono poco all’inizio, poi me ne innamoro, le divoro e poi me ne dimentico. Diventano la passione di una settimana. Poi addio.

G.

aprile 1, 2009 Posted by | musica | , | Lascia un commento

Canzoni da risveglio

Dopo una nottata un po’ così, mi sono inspiegabilmente svegliato con alcune canzoni in mente.

Faithless – Insomnia (LIVE!)

Ramones – Pet cemetery (LIVE!)

C’è qualcosa che non va in me e non è nemmeno imputabile alla sinistra, al governo o a qualche entità oscura.

G.

marzo 12, 2009 Posted by | musica | , , | 1 commento

La mattina

Ecco un bel risveglio soft così, di prima mattina, non mi spiacerebbe. Magari mi verrebbe pure la voglia di fare qualcosa.

Sun been down for days
A pretty flower in a vase
A slipper by the fireplace
A cello lying in its case
(Her morning elegance / Oren Lavie)

G.

marzo 10, 2009 Posted by | musica | , , | Lascia un commento

La rete

Il De Mauro, alla voce rete, riporta come prima definizione la seguente:

1 attrezzo costituito da fili più o meno grossi di fibre tessili intrecciati e annodati a maglia, usato per catturare pesci o anche uccelli e animali selvatici: r. da pesca, da caccia, gettare, tirare la r.

In termini internettiani è come dire che se uno bazzica la rete, intesa come web, becca un po’ di tutto (pesci, uccelli, animali selvatici).

Tutta questa introduzione per dire che, partendo da qui, uno (cioè io) si ricorda dei flaming lips e del loro primo video e inizia a cercare e scavare nella memoria per ricordarsi il titolo e cercarlo su youtube; però poi è talmente distratto che finisce per essere catturato, quasi che l’animale selvatico da catturare fosse lui e non il video, come se le parti si fossero invertite, e si ritrova a guardare un video di tutt’altra gente:

per poi fare una telefonata con skype e tornare indietro e ricordarsi cosa cercava:

C’è come qualcosa da imparare e da sottolineare (vastità di materiale disponibile in rete, qualità del materiale, effettiva necessità di tutto ciò, cambiamenti nelle tecniche percettive umane…), ma scusate ora mi scrivono su msn e devo chiudere il post qui 😛

G.

marzo 3, 2009 Posted by | musica | , , , , | Lascia un commento

Week end…ance

Versione ultrarapida, come ultrarapide sono le mi scuse per le assenze.

Stavolta SMITHS e la new wave britannica, che, per chi non volesse seguire i link consigliati, è “un movimento culturale, artistico e musicale che nacque tra la fine degli anni settanta e i primi anni anni ottanta del XX secolo”. Lo so che, in ordine cronologico, prima viene il punk, ma… è un capitolo troppo ampio per poter essere trattato in fretta, cosa che purtroppo in questo periodo mi contraddistingue.

Primo grande capolavoro è “this charming man“, che a me fa tanto pensare al “charmless man” dei blur, ma non ci azzecca granché… E cmq in tutti e due la chitarra la fa da padrone alla grande. Let’s enjoy it:

Altro masterpiece è  “how soon is now“. I più giovani l’avranno conosciuta mediante la versione fatta dalle t.A.T.u., quelli con meno capelli sulla testa l’hanno conosciuta mediante i loro autori.

Buon week end 🙂

G.

febbraio 13, 2009 Posted by | musica | , , , | Lascia un commento

Week end…ance

Inauguriamo questa rubrica che ogni venerdì fornirà consigli musicali su cosa ascoltare e ballare il week end. Ovviamente nessuno è perfetto quindi sentitevi liberi di esprimere pareri e richieste 😉

Iniziamo con un gruppetto niente male e molto molto allegro: I MADNESS!
Sono una band SKA inglese formatasi nella città di Camden. I loro esordi risalgono niente popò di meno che al 1976 e dopo un po’ hanno scritto i loro maggiori successi. Il loro top è stato infatti nei primi anni ’80.
Col passare degli anni hanno cambiato un po’ formazione, con aggiunte, cambiamenti e addirittura scioglimenti (settembre 1986), per poi riunirsi nel 1992 per una serie di concerti e pubblicare, nel 1999 un nuovo album.

Lo stile dei Madness è, come detto, Ska, ma non lo Ska delle origini, bensì quello della seconda ondata: il 2 tone ska. Questo è un genere che prende il nome dal fatto che spesso i colori degli abiti di scena erano il bianco e il nero degli smoking, ma d’altronde anche le band erano spesso composte da persone di colori diversi, cosa non da poco nell’Inghiltrerra di fine anni ’70, che si agitava inquieta per irrisolte questioni a sfondo razziale. Per chi volesse approfondire il la situazione dell’Inghilterra degli anni ’70 c’è il bel libro di Jonathan Coe “La banda dei brocchi“. Capostipiti del 2 tone ska furono The Specials, i quali diedero il là creando le basi poi per tutto il movimento 2 tone ska inglese.

Ora, però, basta con le chiacchiere e largo alla musica.

Un paio di video per voi: il primo è One Step Beyond

Di questa canzone youtube fornisce qualche interessante interpretazione da parte di gruppi di tifosi inglesi; per i curiosi basta cliccare qui.

Il secondo video è un live di Baggy Trousers, canzone usata, con qualche piccola modifica anche dalla Colgate per uno spot

Buon week end 🙂

G.

gennaio 23, 2009 Posted by | musica | , , , , | Lascia un commento