Settembre
A torna la to vous
ta ’stu setembar
cui ramàs ch’a s’impìrin
tal saregn.
Li’ peravali’
a’ son fueis
ch’a si distàchin,
e a’ impìin ‘na reson
su la stracura.
(Torna la tua voce/in questo settembre/coi rami che trafiggono/il sereno./Le parole/sono foglie/che si staccano/e prestano una ragione/allo sfiorire.)
Novella Cantarutti, In polvara e rosa, 1990
Piero
Libri per l’Estate
Nel salutarvi prima dell’estate mi permetto di suggervi qualche bel libro per la spiaggia, il lago o la montagna…
Erri De Luca – Il Peso delle farfalla – Ed. Feltrinelli
Qualcuno lo ha paragonato, per alcune pagine, a Lev Tolstoj…splendido come e più degli altri sui libri
Cormac McCarthy – La Strada – Ed. EinaudiIl futuro post apocalittico e l’amore, comunque
Pierluigi Cappello – Mandate a dire all’Imperatore – Ed. Crocetti
“La parola della poesia non china la testa. E, in questo sistema regolato dal dominio dell’informazione televisiva, c’è ancora chi allo slancio della poesia si affida, e istintivamente si colloca fuori dai dettami della società. Questo induce forme di timida speranza”.
Questo non l’ho ancora letto però dall’intervista di cui ho preso uno stralcio (http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews.asp?tipoOrd=dettaglioRecensioni&id_contenuto=3713026) e da una sorta di manifesto poetico che ho avuto modo di leggere, mi permetto comunque di consigliarlo.
Buona Estate
Piero
Solitari
“In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva. Dietro di loro la traccia aperta si richiude”.
Erri De Luca – Il peso della farfalla
Tutto e niente
E lui allora aveva sospirato e lei gli aveva detto “che cosa”. E lui aveva risposto “niente”, come rispondiamo quando stiamo pensando “tutto”.
Ernesto Sàbato – Sopra eroi e tombe – Ed. Feltrinelli
Piero
La strada
“Dai sogni ad occhi aperti che faceva lungo la strada non c’era modo di risvegliarsi. Continuava ad andare avanti. Di lei ricordava tutto tranne il profumo. Seduto in un teatro con lei accanto che si protendeva per meglio sentire la musica. Arabeschi dorati e candelabri a muro e le lunghe pieghe del sipario come colonne ai lati del palco. Lei teneva la sua mano in grembo e lui sentiva l’orlo delle calze sotto la stoffa leggera del vestito estivo. Fermate questa immagine. E adesso fate venire giù tutto il buio e tutto il freddo del mondo e andate all’inferno.”
Cormac McCarthy – La Strada – Einaudi
Piero
Citazioni!
“E’ ora che quell’uomo ostinato, se è ancora vivo, lo sappia. Valeva la pena aspettarla. Magari anche aspettarla invano.”
Osvaldo Soriano – Fùtbol – Ed. Einaudi
Piero
Libri per l’Estate
Come avrete notato, ultimamente stiamo un po’ perdendo colpi…per farci perdonare, senza alcuna arroganza né bòria, ci permettiamo di dare qualche buon consiglio di lettura per l’Estate. Poi, se vorrete, a settembre ne parliamo insieme.
Javier Marìas: Domani Nella battaglia pensa a me; Einaudi
Libro splendidamente architettato che indaga i rapporti umani attraverso il filtro del non detto, dell’irreale. Scritto benissimo e sempre sospeso, come in una nube densa che impedisce di capire fino in fondo.
Philip Roth: Pastorale americana; Einaudi
Splendori e miserie della periferia americana. L’equilibrio perfetto di un’impeccabile famiglia borghese distrutto per sempre da una ragazzina. Eppure tutto era, o sembrava, così dannatamente giusto. Ma allora, cosa c’è che non va nella vita dello Svedese?
J.M. Coetzee: Aspettando i barbari; Einaudi
Questo lo sto leggendo e mi pare molto bello. Sicuramente interessante ed utile per riflettere in tempi di immigrazione e paura dello straniero, del diverso che preme, disperato, alle frontiere. Soprattutto mi ha incuriosito una frase che ho letto da qualche parte: “Il crimine che è latente in noi lo dobbiamo infliggere a noi stessi. Non agli altri”.
Buona Estate a tutti
Piero
L’ora senz’ombra
Uno scrittore vaga per la provincia argentina scrivendo, o tentando di scrivere, una Guida alle passioni del Paese. In realtà il viaggio è una ricerca interiore sulle tracce di se stesso e di un padre amato e odiato, visto prima con distacco, poi con sempre crescente comprensione e coinvolgimento. L’ora senz’ombra del titolo – citazione da Borges – è quella del sole a perpendicolo, dove non sono più possibili infingimenti, doppiezze o ipocrisie. E’ il momento in cui si fanno i conti con la propria coscienza e ci si confronta una volta per tutte con le persone amate davvero, spesso quasi senza sapere perché. Questo è sicuramente uno dei libri più belli di Osvaldo Soriano, che ama reinventare generi – come aveva fatto con Triste solitario y final, dove metteva insieme con fervida immaginazione Stan Laurel e il Philip Marlowe di Raymond Chandler ––, probabilmente uno dei più personali, più vissuti e sofferti. Scritto quasi in presa diretta, col pretesto della registrazione audio delle proprie impressioni così come affiorano alle mente, quasi a non volerle fare sfuggire, è un libro splendido, sincero, emozionante. C’è dentro l’Argentina, la nostalgia del tempo che passa, l’amore di un padre – e per un padre – compreso finalmente al termine di questo lungo e tortuoso viaggio interiore.
Piero
L’opera struggente di un formidabile genio
In un gelido inverno una famiglia borghese di Chicago è travolta e stravolta da una duplice tragedia. E il ventenne Dave, autore e protagonista del romanzo, si rirova a far da padre e madre al fratello minore Toph. Vendono tutto e partono verso il sole della California trasformando il devastante prologo nell’occasione di un viaggio esistenziale oltre che reale. Per molti versi autobiografico, il libro è una sorta di elencazione apparentemente casuale delle loro alterne vicende, tra egocentrismo e megalomania, cene precotte e baby sitter potenzialmente assassini; eppoi il lavoro, le incongruenze e le contraddizioni della società americana contemporanea simboleggiate da MTV, amata e odiata, specchio di un Paese troppo complesso per essere capito fino in fondo.
Certo è letteratura americana di ottimo livello, piena di storia e di vita, ma c’è anche il ribaltamento dei canoni più classici, una architettura del romanzo molto particolare – vedasi le note, le introduzioni, le premesse – il tutto con una vena narrativa non comune.
Dave Eggers – nato nel 1970 e fondatore della rivista letteraria McSweeney’s – è ritenuto da molti il più interessante scrittore statunitense della nuova generazione. La parola genio è certamente eccessiva, sicuramente però il romanzo è molto innovativo nei contenuti e nella forma. Forse il finale è un pò in calando, a dispetto dell’avvio davvero formidabile, e prevale la vena maliconica rispetto a quella ironica, ma provateci voi a far ridere e piangere nell’arco della stessa frase.
Dave Eggers – L’opera struggente di un formidabile genio – Ed. Mondadori
Piero
Ps: sempre per essere chiari, questo è certamente un libro da leggere.
Nuvole e Sassi
Di Nuvole e Sassi
Alessandro Perrotta è un giovane romano, classe 73, diviso tra due grandi passioni: la poesia e il cinema. Ha pubblicato nel 2005 per l’Editore La Camera Verde la raccolta poetica Di Nuvole e Sassi e si accinge a pubblicare nei prossimi mesi una seconda raccolta di pensieri e aforismi. Questo Di Nuvole e Sassi è un lavoro sicuramente interessante e gradevole dove le poesie – brevi, immediate e a volte lapidarie – ed i pensieri in prosa sono completati e incorniciati dalle fotografie di Alfredo Anzellini. Ci sono evidentemente, e inevitabilmente, tutte le caratteristiche di un’opera prima; si tratta di un lavoro molto personale, intimo, dove affiorano immediati i tributi ai riferimenti formativi principali, poetici e cinematografici, sempre ammesso che una distinzione sia possibile oltre che necessaria. E il componimento che dà il titolo alla raccolta, a sua volta, riecheggia la citazione iniziale, tratta dalle Lezioni americane di Calvino, e quella dicotomia sempre presente e mai risolta, tra le due vocazioni contrapposte del linguaggio. Si ritrovano nei diversi componimenti i temi universali, affrontati in maniera del tutto personale, l’amore, l’amicizia, la morte, ma soprattutto si nota quello sguardo insolito rivolto al passato, non come fuga dal presente bensì come ricerca di un senso da dare al futuro.
“ Le tue scuse saranno decine,
e milioni e milioni di poi,
ma non ti scuso perché alla fine,
il sole era uscito per noi.”
Piero
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