Cecità
José Saramago – Cecità – (Super ET Einaudi)
In un paese non meglio specificato, un uomo fermo al semaforo perde improvvisamente la vista. Non è qualcosa di passeggero ma quello che viene diagnosticato come “mal bianco”. Di fatto l’inizio di un’incontrollabile epidemia che stravolge ogni certezza e mette a nudo, implacabilmente, l’arroganza e la spietatezza del potere, la volontà di sopraffazione, l’indifferenza verso il diverso e il debole. I ciechi e quelli anche solo sospettati di esserlo, sono rinchiusi in un manicomio ai limiti della decenza umana, rivelando, in una storia apparentemente assurda e paradossale, molto di se stessi e, soprattutto, del mondo esterno, quello dei cosiddetti normali.
Vuoi che ti dica cosa penso, Parla, Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono.”
Piero
Ps: ho appena scoperto che il blog di Saramago, o Caderno de Saramago, viene da alcuni giorni tradotto in italiano http://quadernodisaramago.wordpress.com/
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